Il Presidente Mattarella mette in pratica da diverse settimane un’importante regola di scrittura: “mostra, non raccontare”. E questa scelta sembra efficace
Infatti, se andiamo sulla mappa dell’odio, è possibile notare come il tweet più ricondiviso sul tema migranti sia proprio quello relativo al suo discorso di fine anno. Sia nel dicembre del 2018, sia nel gennaio 2019
Il discorso del Presidente Mattarella dura poco meno di un quarto d’ora e tratta vari temi. Tra questi c’è una riflessione sull’immigrazione e sul senso di sicurezza, sparsa lungo tutti i 15 minuti.
Il tweet, che ha accumulato 5763 retweet e 18541 mi piace, riprende una parte dei saluti finali del discorso:
Auguro buon anno ai cinque milioni di immigrati che vivono, lavorano, vanno a scuola, praticano sport, nel nostro Paese
In questo modo il Presidente Mattarella sceglie di mostrare anziché raccontare la tolleranza. Infatti, non si sofferma sull’importanza della convivenze tra culture: la mette in scena rivolgendosi direttamente a quei cinque milioni di immigrati che vivono in Italia. E questa ci è sembrata una bella lezione di comunicazione.
Negli ultimi giorni il Presidente Mattarella si è ripetuto ancora. Ha scelto di affidare a un giovane corazziere italiano nato in Brasile l’accoglienza degli ospiti, proprio in occasione dell’evento celebrativo della Giornata della Memoria. In questo modo il Presidente della Repubblica ha mostrato (senza raccontare) uno squarcio di Italia alternativo alle narrazioni dominanti. E questo è un altro spunto delicato e intelligente per chi cerca di contrastare in modo efficace l’odio.