Approfondimento giuridico sull’odio

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    Il secondo appuntamento di empowerment rivolto agli operatori del nostro progetto è stato un approfondimento giuridico sull’odio.

    Se nell’incontro precedente abbiamo approfondito il gli aspetti psicologici di questo fenomeno, in questo abbiamo ragionato sugli aspetti giuridici relativi all’odio online.

    Costanza Nardocci, avvocato, ricercatrice e membro di Vox diritti, ci ha fornito un approfondimento giuridico sugli hate speech online (discorsi di incitamento all’odio , in Italiano)

    Tra le definizioni di hate speech presenti nella normativa internazionale, la più significativa è la definizione del Consiglio d’Europa:

    The term hate speech shall be understood as covering all forms of expression which spread, incite, promote or justify racial hatred, xenophobia, anti-Semitism or other forms of hatred based on intolerance, including: intolerance expressed by aggressive nationalism and ethnocentrism, discrimination and hostility against minorities, migrants and people of immigrant origin.

    RECOMMENDATION no. R (97) 20 of the Committee Of Ministers
    To Member States of the Council of Europe on “Hate Speech”

    In questa definizione il discorso di incitamento all’odio è considerato come un atto volto a diffondere, incitare, promuovere o giustificare l’odio nei confronti di determinate categorie vulnerabili: minoranze etniche, religiose, etc.

    L’hate speech non è quindi soltanto un insulto, ma un atto violento nei confronti di qualcuno per la sua appartenenza a una specifica categoria di persone.

    Successivamente, Costanza ha fatto una panoramica sulla normativa italiana relativa all’hate speech e sulla giurisprudenza in materia, ovvero su come la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si è espressa in merito a singole accuse di incitamento all’odio.

    Qui potete trovare le slide dell’approfondimento giuridico sull’odio online